Monumenti Aperti
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MonumentiAperti - Oristano 2014
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Quella del 3 maggio 2014 è una giornata degna di essere ricordata: per la Scuola elementare di Via Bellini, che finalmente vede una buona parte del ciclo di opere ceramiche realizzate da Arrigo Visani e Carlo Contini, recuperato, restaurato e ricollocato dopo tanto tempo nelle sue pareti; ma è una bella giornata anche perché oggi la città ha reso il giusto omaggio e tributo a due artisti le cui opere ceramiche hanno finalmente un nome, dato che fin dalla loro collocazione, risalente ai primissimi anni del ‘60 non sono mai state accompagnate da didascalie di identificazione. E questo vale anche per la Scuola elementare del Sacro Cuore, sempre a Oristano, dove sono collocati tre grandi pannelli ceramici del cui autore si era persa memoria, ma ora attribuiti con certezza ad Arrigo Visani che li eseguì nel 1966. E’, infine, una bella giornata per la città di Oristano, perché queste opere da oggi si riconsegnano anche alla città, che ha nella ceramica e nella tradizione figulina una parte importantissima della sua identità storica.
Le vicende personali e i percorsi artistici e professionali di Visani e Contini, si incrociano nella nostra città in un arco di tempo che va dal 1961 al 1969, quando i due contribuiscono, in modo determinante, a fare dell’appena nato Istituto Statale d’Arte un luogo di istruzione e formazione generale, di conservazione della memoria e della identità sarda, e di sperimentazione delle forme ceramiche: Arrigo Visani, già affermato ceramista, nella qualità di Preside dalle grandi capacità organizzative, alla guida di una scuola di cui faceva parte una straordinaria schiera di docenti-artisti, e che da eccellente tecnico introduce nuovi materiali come il gres, nuove tecniche di lavorazione ceramica, alte temperature per la cottura dei manufatti e un mondo di forme e immagini dall’elegante design che innovano la tradizione ceramica di Oristano; Carlo Contini che, chiamato dallo stesso Visani nel ruolo di insegnante di Disegno dal Vero, pur nella sua intensa attività pittorica, non rinuncia a una appassionata produzione ceramica cominciata negli anni ’50.
L’esposizione permanente delle opere ceramiche, che da oggi sono regolarmente fruibili dal pubblico, consente di cogliere molto bene le differenze di stile e tecnica di esecuzione tra i due artisti. Carlo Contini resta pittore anche quando crea le sue opere ceramiche e con un segno e un gesto essenzialmente pittorici racconta momenti di vita scolastica e pare avvicinarsi stilisticamente a Visani quando esegue il Locomotore, di evidente matrice “visaniana”, non solo per la scelta del motivo alfabetico, tanto caro al maestro bolognese, ma anche per un segno più nitido e incisivo del solito. Arrigo Visani, da oggi è finalmente rivelato alla città nella dimensione che gli compete: quella di un artista autentico e di classe elevatissima, che con la sua sapienza tecnologica e un linguaggio inconfondibile per fantasia, colore e ironia, ci trasporta con estrosa leggerezza nell’incantato mondo dell’infanzia e lascia, in questa Scuola, opere indimenticabili come i Piccoli scolari di atmosfera “crepuscolare”, il coloratissimo Veliero, l’aerea Mongolfiera, e soprattutto Le storie di Pinocchio, vero capolavoro per concezione, tecnica compositiva e realizzazione.
Alfredo Pomogranato
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TELE ORISTANO
Tele Giornale del 29 aprile 2014 (estratto)
Tele Giornale del 5 maggio 2014 (estratto)
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Le foto dell'innaugurazione
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LE OPERE RESTAURATE
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