IMOLA (magazzino)
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MAGAZZINO DELLA COOPERATIVA
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opere presenti nel MAGAZZINO
Questa piccola galleria d’immagini mostra le opere di Arrigo Visani presenti nel magazzino della C.C.I.
Sono le uniche rimaste in proprietà dell’azienda oltre a quelle in mostra nella sua vetrina personale del Museo “G.Bucci”, annesso alla Cooperativa.Anche la raccolta di queste immagini non è stata esente dalla mancanza di chiarezza e dalle omissioni che costituiscono una specie di patrimonio genetico aziendale che ha fatto sì che il lavoro di Arrigo Visani, membro della Sezione Artistica dal 1946 al 1951, sia stato oscurato a vantaggio di altri artisti.
Durante la prima visita effettuata personalmente nel 2015, nell’angolo d’ingresso dell’ampia sala che ospita gli scaffali del magazzino, stava sul pavimento, date le dimensioni, una grande bottiglia rivestita da un bellissimo smalto turchese, tagliata longitudinalmente.
Riconoscendo a prima vista la mano di mio padre, espressi chiaramente la mia ammirazione e la mia certezza sulla sua origine.
Nell’ampia e irregolare spaccatura della ceramica erano inserite le plastiche di una coppia di innamorati: un tema tipico di Visani.
Essendo stato edotto del fatto che per ricavare delle immagini avrei dovuto richiedere un permesso, non potei documentare questo straordinario ritrovamento, fissandolo pertanto nella memoria e ripromettendomi di ritornare munito della necessaria autorizzazione.
La bottiglia era molto simile a questa che mostriamo in una fotografia in bianco e nero, prodotta a Castelli d’Abruzzo nel 1951 e appartenente a una numerosa serie di bottiglie “animate” della quale si è persa ogni traccia.
Alla fine di quell’anno compii una seconda visita al magazzino per la documentazione fotografica delle opere.
Di quella ceramica straordinaria inspiegabilmente non vi era più alcuna traccia.
Riccardo Visani
Tutte le opere qui visibili sono attribuite ad Arrigo Visani, tranne la bottiglia verde con le applicazioni di creature marine la quale, pur essendo indiscutibilmente sua, ha subito, come molte altre e grazie all’anonimato, l’onta del cambiamento di origine.
le opere ______________________________________________________________
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