bottiglie CASTELLI - Arrigo Visani

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bottiglie CASTELLI

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periodo CASTELLI (1951/1959) ____________________________________________________________________

Arrigo Visani si trasferì a Castelli d’Abruzzo nel gennaio del 1951 dopo aver dato le dimissioni dalla Sezione Artistica della Cooperativa Ceramica d’Imola soprattutto per dissapori all’interno dell’ambiente di lavoro. .
Qui iniziò la sua carriera scolastica come insegnante presso l’Istituto d’Arte F. A. Grue di cui era preside Serafino Mattucci (ceramista abruzzese).
Appena arrivato a Castelli, si dedicò immediatamente alla realizzazione di bottiglie sulla scia di quelle create precedentemente a Imola. In poco tempo, come scrisse a sua moglie nei primi mesi del ‘51, ne raccolse una sessantina, di cui descrive le caratteristiche di novità, sia riguardo alle forme, sia agli smalti e alle inclusioni o alle apposizioni. Nelle stesse lettere non mancò di rivendicare a sé l’ideazione e la creazione delle bottiglie “viventi” di Imola.
Per molti anni il numero limitato di questa produzione castellana di “bottiglie animate” ha giustificato il fatto che nessuno di questi pezzi fosse mai venuto alla luce. In realtà ne produsse molte di più (centinaia), come risulta dalla recente testimonianza del suo formatore Antonio Folichetti.
Alcune di queste ceramiche, alte fino a 120 centimetri, venivano tagliate a metà per il lungo, così che potessero accogliere delle mensole ove venivano collocate piccole plastiche.
 
Arrigo Visani, a Castelli d’Abruzzo, produsse centinaia di bottiglie “animate” (tutte recapitate a Gio Ponti che si era assicurato l’intera produzione) caratterizzate da nuove soluzioni stilistiche e rivestite da smalti in splendida evoluzione tecnica. Nessuna di queste è stata ritrovata, rimangono solo le immagini storiche di pochissimi pezzi, ricavate dalla documentazione artistica (1960) di Visani, vidimate da Mattucci.

>> Per un approfondimento di questa complessa vicenda, si rimanda alla sezione “Testimonianzedi questo sito.
(percorso: Si parla di Arrigo > testimonianze > testimonianze scritte > Antonio Folichetti

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IMMAGINI STORICHE

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Bottiglie unite “lui e lei”
 
Visani produsse coppie di bottiglie unite anche a Castelli.
 
Solo questa è sopravvissuta e fa parte della collezione Visani.
Si tratta di un lustro argenteo di notevole spessore tecnico, decorato con tema poetico.

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Bottiglie separate “lui e lei”
 
L’elemento femminile è una bottiglia portacandele.

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I velieri di Castelli
 
Anche qui Arrigo produsse ceramiche decorate con temi marini, in continuità con quelle prodotte a Imola.
In particolare bottiglie “sdraiate con veliero” e non solo.
Questo tema è ricorrente in tutta la sua produzione artistica che comprende anche la pittura e il bassorilievo.      

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Grande bottiglia in maiolica che introduce alla stagione dell’informale corrente rappresentata anche da alcuni capolavori di Carlo Zauli e altri.
Ceramica esposta al museo di Bassano del Grappa, Palazzo Sturm.

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Bottiglie in libertà

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Bottiglie con cornici e figure in rilievo. Evidenti le similitudini con diversi elementi della produzione imolese.

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Forme e Lettere

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Forme e Smalti

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"Il pesce"

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Figure

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Omaggio a Modigliani

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settembre 2024
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